Letture d’Autunno, buona la prima. Si chiude con un bilancio positivo il primo appuntamento della rassegna culturale promossa dal Comune di Girifalco, a cura dell’assessore alla Cultura, Elisabetta Sestito.
Ospiti della serata, svoltasi nei suggestivi locali di Palazzo Ciriaco – De Stefani – lo scrittore e giornalista Filippo Veltri con il suo ultimo libro “Cambia Calabria che l’erba cresce” (edito da Rubbettino) e il professore Franco Cimino. La serata si è aperta con i saluti del sindaco, Pietrantonio Cristofaro.
“Parlare di libri, conversare con gli autori, promuovere incontri è sempre utile. Farlo sia come Comune che come associazioni – ha detto il primo cittadino – va sempre bene. Perché non si finisce mai di imparare. Il pacchetto confezionato dall’assessore Sestito, peraltro, è molto interessante. Ne è prova il libro con cui abbiamo scelto di aprire la rassegna. La presenza di Filippo Veltri, noto giornalista e ormai affermato scrittore, è stata un privilegio per Girifalco. Il fatto, poi, che questo incontro sia stato impreziosito dalla presenza di Franco Cimino ha reso questo appuntamento ancora più prestigioso. Una parola la voglio, poi, spendere sul libro di Filippo Veltri. Il messaggio che viene lanciato da “Cambia Calabria che l’erba cresce” è, per noi, amministratori un incoraggiamento a continuare a lavorare per il bene della nostra terra. Cambiare lo stato delle cose non è facile. Ma dobbiamo provarci. Lo dobbiamo ai nostri figli”.
Ad illustrare l’intera rassegna è stato, invece, l’assessore alla Cultura Elisabetta Sestito: “Sono veramente contenta che la rassegna Letture d’Autunno si sia aperta con due ospiti così prestigiosi, quali Filippo Veltri e Franco Cimino. La scelta di presentare Cambia Calabria che l’erba cresce è nata, infatti, dal desiderio di offrire uno spaccato sulla nostra regione visto da un giornalista che ha, alle spalle, una carriera di successi. Farlo accompagnati da un professore, scrittore e politico che, quotidianamente, ci offre analisi serie e di altissimo livello sui temi caldi della nostra attualità è stato un arricchimento per tutti noi. Non ci poteva essere, quindi, modo migliore per aprire una rassegna voluta per ribadire, come fanno già molte associazioni del nostro paese, l’importanza della lettura. Gli appuntamenti in programma sono quattro. Dopo Veltri, il 21 ottobre avremo ospite Titti Preta con la sua “Ragazza del Sud”. Il 25 novembre sarà invece Maurizio Alfano a presentare il suo ultimo lavoro, il “Razzismo non è un favola”. Abbiamo voluto chiudere questa rassegna lasciando spazio ai bambini. Ma lo abbiamo voluto fare attraverso un film, una storia da cui tutti traiamo continui insegnamenti. Il 17 dicembre nei locali dell’asilo di San Rocco sarà infatti proiettato il film “Il Piccolo Principe”.
La serata è, quindi, proseguita con la conversazione tra i due scrittori. Uno scambio vivace ed interessante sul libro ma, in generale, sulla nostra terra. Così come i capitoli dei libri anche la conversazione tra i due intellettuali si è sviluppata su due macro categorie: “La Calabria da cambiare” e “La Calabria cambiata”. Diversi i punti di vista tra i due protagonisti su alcuni aspetti di questi temi. Ma è, forse, stata questa la chiave del successo della serata. Il folto pubblico è stato rapito dai due scrittori al punto da rimanere sino alla fine nonostante il maltempo e l’ora tarda.
Dalla Calabria dolente – che non è sparita all’improvviso e di cui Veltri ha parlato nel suo precedente libro “La Calabria dolente 2.0” – l’analisi si è concentrata sulla Calabria che cambia e che deve, a giudizio dell’autore, liberarsi di un suo grosso limite: “la lamentazione”. Con un perfetto alternarsi di pensieri, analisi e punti di vista, Veltri e Cimino hanno accompagnato il pubblico di Girifalco nel racconto di “un tessuto connettivo – quello calabrese – in grado non solo di far dialogare tra di loro le mille esperienze positive che ci sono e che ogni giorno portano i loro sforzi ad eccellere in campo nazionale e a volte anche . Un tessuto connettivo che tenga assieme e dia un segnale unitario (se non unico) di cambiamento già oggi in atto e che renda ancor più visibili gli atti concreti che non trovano invece una cornice entro cui essere calati e valorizzati appieno”.