
“La mafia vive di simboli. Utilizza soprattutto quelli religiosi, per dimostrare a tutti il proprio potere.
In queste ore hanno fatto scalpore le dichiarazioni ‘estorte’ al sindaco di Guardavalle e relative alla statua che raffigura Sant’ Agazio donata dai Gallace, una delle famiglie più potenti della ndrangheta.
Statua che fa bella mostra davanti la sede del comune Jonico. Il primo cittadino, a microfoni spenti avrebbe rivelato all’ inviato di ‘Striscia la notizia’: “Se tolgo la statua mi sparano”.
Sarebbe facile scagliarsi contro il ‘Sindaco-Don Abbondio’, tuttavia sappiamo quanto sia soffocante il potere della criminalità, soprattutto quando le telecamere si spengono e i Cittadini (ed anche i sindaci) rimangono soli. Del resto un paese che ha bisogno di eroi… è un paese disperato.
Per questo motivo il Codacons ha formalizzato una richiesta al Prefetto di Catanzaro, affinché provveda immediatamente a far rimuovere quella statua. Anche attraverso il genio militare.
È importante che i cittadini vedano concretamente qual è l’ impegno delle istituzioni contro la ‘ndrangheta.
I convegni, i discorsi non bastano, questa è una guerra di liberazione che deve essere condotta attraverso gesti concreti. Un accorato invito al Prefetto, quindi, affinché faccia rimuovere “un intollerabile simbolo del potere criminale.
La liberazione della Calabria passa anche attraverso questi piccoli gesti”. E’ quanto si legge in una nota del vicepresidente nazionale del Codacons, Francesco Di Lieto.