La sanità calabrese non è mai stata nel caos come in questo momento. Le continue contrapposizioni tra il Governatore Mario Oliverio e il Commissario ad acta per il piano di rientro, Massimo Scura, ha raggiunto livelli altissimi con evidenti ripercussioni sulla gestione complessiva del sistema.Il nuovo piano di riordino della sanità in Calabria (Piano Scura), poi, ha generato ancor di più malcontenti e tensioni per via dei tagli “scellerati” e drastici ridimensionamenti che si ripercuotono negativamente sul diritto alla salute dei cittadini, costretti a recarsi fuori dalla Calabria per curarsi. Un decreto (30/2016) considerato da più parti demolitivo per la sanità calabrese e non uniforme per l’applicazione regionale favorendo lo spostamento dalla sanità pubblica a quella privata, riservando così il privilegio di curarsi a pochi soggetti. Ma le recenti e dure critiche che Oliverio muove nei confronti dell’ “emissario renziano” è di aver agito senza alcun confronto con la regione, aspetto, questo evidenziato anche dalla senatrice Doris Lo Moro, prima firmataria di un’interrogazione presentata al Ministro Beatrice Lorenzin al quale si chiede “di intervenire con urgenza e risolutezza”. “La Calabria – si legge nell’interrogazione – non è la sola regione commissariata, ma è l’unica in cui la struttura commissariale opera in sfregio alle istituzioni democratiche”. E Scura, dal canto suo, punta il dito contro il dipartimento Tutela della Salute, “reo di non aver lavorato in questi anni e supportato a dovere la struttura commissariale”.
Intanto in più parti della Calabria, comitati spontanei di cittadini stanno organizzando manifestazioni di protesta contro il decreto con il quale si è disposta la riorganizzazione della rete ospedaliera. Addirittura a Vibo Valentia la protesta è sfociata nelle dimissioni di 15 primari.
A Soverato nei prossimi giorni sono previsti due momenti di confronto per discutere di sanità, nella fattispecie soveratese, visto che il presidio ospedaliero cittadino rientra nella scure di Scura con tagli e depotenziamento di reparti. Il 16 marzo l’assemblea dei sindaci del basso Ionio si riunirà, su proposta del primo cittadino Alecci, al fine di formulare proposte da sottoporre all’attenzione del commissario. Mentre il 21 c.m. un’altra iniziativa che porta la firma del PD di Soverato in sinergia con i comitati spontanei che si stanno costituendo a difesa dell’ospedale, ha promosso un incontro al quale parteciperà il Direttore Generale dell’ASP, Giuseppe Perri, il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza e il consigliere regionale Michele Mirabello, presidente della commissione sanità nel consiglio regionale. “All’iniziativa – si legge nella nota – alla quale ha aderito per primo il sindaco di Soverato, sono stati invitati sindaci e amministratori del basso jonio e delle preserre ed ha l’obiettivo di presentare le istanze dei cittadini dei numerosi comuni ricadenti nell’area del soveratese e delle pre-serre, privati nel caso dovesse essere realizzato il cd piano Scura di diversi servizi essenziali in campo sanitario, sottratti all’ospedale di Soverato”.
Nel frattempo speriamo ed auspichiamo che i cittadini calabresi godano tutti di buona salute!
Rosy Urso