Legambiente esprime sdegno e condanna per il vile atto intimidatorio compiuto ai danni di beni appartenenti all’amministrazione comunale di Gerace, un gesto che colpisce un’intera comunità. Le vetture erano state acquistate per agevolare i turisti negli spostamenti per la stagione estiva, un’operazione di marketing che avrebbe potuto incentivare il turismo.
“Questo atto criminale, vigliacco e indegno – dichiara il presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni – offende tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Gerace. L’acquisto di mezzi elettrici rappresentava un investimento moderno e lungimirante sul futuro di un borgo che ha saputo scommettere sulla sostenibilità. Questo episodio si aggiunge ad ulteriori atti di intimidazione, aggressioni e minacce ai danni di amministratori coraggiosi che lavorano nel sud del nostro paese. La verità è che finiscono nel mirino perché rappresentano presidi di resistenza e discontinuità in una realtà, il nostro meridione, abbandonato spesso a fenomeni di marginalità ed illegalità”.
“Quanto accaduto ancora una volta nella Locride – afferma il presidente regionale Francesco Falcone – deve spingere l’intera comunità civile a reagire contro le logiche criminali. Domenica prossima i cittadini sono chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco qui come in altre realtà calabresi: una scelta senza condizionamenti sarà la migliore risposta a chi non esita, per i propri ignobili interessi, a creare devastazione e paura in uno dei borghi più suggestivi della provincia ed in altrettante belle realtà di questa meravigliosa terra”.
Legambiente, nell’esprimere solidarietà e vicinanza all’amministrazione comunale e a tutti i cittadini, chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi, i responsabili di questo gravissimo gesto contro una comunità che, nonostante il clima di tensione che si è voluto creare, non si piegherà a soprusi e compromessi.
Allo stesso modo, l’Associazione del Cigno Verde, auspica che si faccia chiarezza anche sulle cause del rogo che ha interessato due mezzi della raccolta differenziata del comune di Girifalco.