Individuato il killer dell’avvocato Francesco Pagliuso di Lamezia Terme ucciso sotto casa sua la notte del 9 agosto del 2016.
Oggi alle 11 conferenza stampa nella sede della Procura antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. La comunicazione è stata data pochi minuti fa dal comandante del Nucleo operativo carabinieri Fabio Vincelli.
L’avvocato Pagliuso, è stato ucciso la sera del 9 agosto del 2016, al rientro nella sua abitazione freddato a colpi di pistola, da un killer che lo ha atteso nel giardino di casa. Nella villa dell’avvocato Pagliuso, precedentemente all’omicidio, vi erano state più intrusioni notturne. Una di queste è avvenuta proprio una decina di giorni prima dell’esecuzione e probabilmente chi entrò nel recinto della casa a fine luglio è la stessa persona che entrata in azione la sera del 9 agosto. Una prima “misteriosa” intrusione si era verificata il 22 aprile del 2016.
L’avvocato Pagliuso, però, non aveva dato particolare ai due precedenti episodi, tant’è che neppure si recò a denunciare i fatti, provati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza esterna della villetta e da un taglio alla rete di recinzione della casa, taglio scoperto dal giardiniere.
Il penalista dieci giorni prima dell’agguato mortale in cui è rimasto vittima, si è limitato semplicemente a far riparare la rete metallica, non temendo, evidentemente, nulla per la sua incolumità. Purtroppo, però, un secondo e identico taglio alla recinzione è stato praticato la sera dell’omicidio ed è stato utilizzato come varco dal sicario per penetrare nel giardino, luogo del delitto.
Il legale, originario di Soveria Mannelli, da anni svolgeva la sua professione sia a Soveria, che a Lamezia Terme. È stato impegnato in diversi processi di ‘ndrangheta, ma anche in cause civili di una certa rilevanza. Probabilmente, nell’ambito della sua attività professionale, ha sottovalutato alcune situazioni, mai pensando che qualcuno potesse arrivare a pianificare il suo omicidio.