La Provincia di Catanzaro “non può farsi carico dei debiti accumulati dalla società Lamezia Europa”.
Sarebbero queste le motivazioni su cui il presidente Sergio Abramo poggia le intenzioni di dismettere le quote azionarie, almeno secondo quanto apprendiamo dalla stampa perché alla riunione del 26 novembre u.s. si è parlato solamente di non sottoscrivere l’aumento di capitale e chiedere il piano industriale della Società al fine di valutare la strategia di sviluppo..
Ci sembra sia opportuno informare il neo Presidente Abramo che dal 1997 ad oggi la Provincia di Catanzaro, sotto la guida dei Presidenti Traversa, Ferro e Bruno, é stata protagonista della attività promosse dalla Società Lamezia Europa, nata per il rilancio produttivo ed occupazionale dell’ex area Sir di Lamezia Terme.
Con tutte le difficoltà legate alla persistente crisi economica calabrese oggi nell’area sono insediate oltre 100 aziende che occupano circa 1.500 addetti con un considerevole indotto.
La Società ha gestito e portato a termine due patti territoriali che hanno finanziato nel territorio lametino 60 aziende. Ha inoltre recuperato oltre 6 milioni di euro di finanziamenti dalle rinunce e revoche dei patti territoriali destinandoli alla realizzazione del mercato di Contrada Rotoli, Agri Expo e del centro servizi per le imprese lametine.
Lamezia Europa, insieme alla Regione Calabria, sta lavorando per la realizzazione del porto turistico sulla base di uno studio di fattibilità predisposto dalla società e condiviso anche dalla Provincia, come annunciato nei giorni scorsi dal Presidente Oliverio in occasione della conferenza stampa sulla difficile situazione della città di Lamezia Terme dove si è discusso tra l’altro della Zona Economica Speciale (ZES) che riguarda circa 350 ettari dell’area industriale di Lamezia Terme.
La Società ha, inoltre, promosso la realizzazione nell’area del Distretto Matelios che opera da alcuni anni su progetti di ricerca nel settore delle energie rinnovabili con imprese e gruppi che operano a livello nazionale ed internazionale tra cui RINA e le Università calabresi.
Nella assemblea degli azionisti svoltasi nel giugno scorso é stato illustrato un piano di vendite delle aree che potrebbe portare ad un pareggio di bilancio oltre che un abbattimento dei costi gestionali.
Il neo Presidente Abramo non sa, e quindi è il caso di informarlo, che la Provincia di Catanzaro non ha mai contribuito al risanamento delle perdite in quanto sono state sempre coperte da riserve. Pertanto, a nostro avviso, la Provincia pur se non sottoscrive la proposta di aumento del capitale sociale per come ha già comunicato nel corso delle precedenti assemblee dei soci e come analogamente ha fatto per la Sacal, deve mantenere le quote nella società partecipata, per come prevede anche la legge Madia.
Siamo nel pieno di una fase di rilancio della società e dell’area industriale di Lamezia Terme, per cui la Provincia di Catanzaro, assieme a tutti gli enti ed istituzioni locali e alla Regione Calabria che si sta impegnando a creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo, deve essere necessariamente protagonista.
Nel frattempo rimarremo in attesa di conoscere le strade diverse che il Presidente Abramo intenda percorrere per sostenere e promuovere progetti di sviluppo per il territorio Lametino.
Catanzaro, 29 novembre 2018
I Consiglieri Provinciali di Area Civica