Nel terzo appuntamento del “mese della cultura 2017” dedicato all’acqua, la Lega Navale Italiana, Sezione di Davoli, vuole proporre una discussione sul rischio idrogeologico a partire dai fattori favorenti fino allo sviluppo di quelle azioni necessarie alla mitigazione del rischio stesso.
Il dissesto idrogeologico si manifesta tipicamente con fenomeni quali frane, alluvioni, erosioni costiere, subsidenze e valanghe. La combinazione di aspetti naturali, antropici, culturali e climatici è alla base dell’incremento del rischio idrogeologico del territorio europeo, italiano ed, in particolar modo, della regione Calabria. Quest’ultima si trova, infatti, nelle prime posizioni in termini di predisposizione ai fenomeni di dissesto idrogeologico per conformazione geologica, geomorfologica ed idraulica. Un’intensificazione urbana sfrenata e spesso non controllata in assenza di pianificazione urbanistica ha determinato dagli anni settanta un’antropizzazione delle aree più vulnerabili e fragili nelle quali, successivamente, si sarebbero verificati fenomeni di dissesto. Infine, accanto ad altri importanti fenomeni bisogna annoverare i cambiamenti climatici che hanno favorito una notevole variazione della frequenza ed intensità delle precipitazioni giocando un ruolo importante nella trasformazione ed incrementazione del rischio e quindi del dissesto idrogeologico. Tutto ciò determina che, dei 409 comuni calabresi, 408 sono oggi considerati a rischio idrogeologico e, pertanto, non è più procrastinabile l’attuazione di piani di sicurezza e protezione civile. Di tutto ciò parlerà il responsabile regionale della Protezione Civile, il Dr Carlo Tansi, massimo esperto del settore a cui va il più vivo ringraziamento per avere accettato l’invito della Lega Navale Italiana, Sezione di Davoli.