MATTEOTTI Anatomia di un delitto
MATTEOTTI Anatomia di un delitto nel centenario dell’assassinio, viene ricordato da una signora del teatro italiano, Ottavia Piccolo, accompagnata da 6 solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.
Un testo di Stefano Massini con la regia di Sandra Mangini.
Il 10 giugno 1924, alle quattro e mezza del pomeriggio, alcuni testimoni assistono a una colluttazione in auto e vedono espellere quello che sarà riconosciuto come il tesserino del deputato Giacomo Matteotti.
Questo lavoro ripercorre l’ascesa del fascismo, che Matteotti comprese in tutta la sua gravità, mentre molti altri non vollero vederlo.
Il vero pericolo è quello che non si avverte mentre cresce.
Oppositore e pacifista, si batté instancabilmente con parole che smascheravano il regime, per questo fu ucciso.
Tempesta, così lo chiamavano. Uno col sangue caldo. Sempre stato. «Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparatevi qualcosa da dire al mio funerale».