Spiccano il “Premio della Critica Mia Martini” ed il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”
Manca poco all’appuntamento più atteso del panorama musicale nazionale: il Festival della Canzone Italiana, giunto alla sua 71esima edizione.
Come lo scorso anno, la conduzione e la direzione artistica è stata affidata ad Amadeus, che sarà affiancato sul palco dell’Ariston da Fiorello e da varie coconduttrici tra cui: Elodie, Matilda De Angelis e Barbara Palombelli.
Ospiti fissi per tutte le s erate saranno Achille Lauro e Zlatan Ibrahimovic. L’emergenza sanitaria, dovuta alla pandemia da Covid-19, ha purtroppo compromesso il normale svolgimento della kermesse musicale; in una città di Sanremo blindata e con un protocollo sanitario rigidissimo, per la prima volta nella storia, l’intero Festival si svolgerà senza pubblico e a porte chiuse, in modo da garantire la sicurezza di tutti gli artisti e dei vari addetti ai lavori.
Dunque non sarà il solito Festival che da tanti anni anima la cittadina ligure, anche con i numerosi eventi collaterali, ma lo sarà in maniera diversa, quello che non cambierà sarà l’elemento che lo contraddistingue da sempre, ovvero quello di portare la bellezza della musica in tutte le case italiane e non solo.
Come ormai da diversi anni sarà presente con le sue opere anche il maestro orafo Michele Affidato che ha realizzato i premi speciali, tra questi spiccano il prestigioso “Premio della Critica Mia Martini” ed il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”.
Il Premio della Critica Mia Martini, destinato alla Sezione Campioni e Sezione Nuove Proposte, consiste in una scultura formata da un leone che si poggia su una chiave di violino, con alla base una composizione di fiori. Il Premio rappresenta tre elementi portanti del Festival: il leone ed i fiori come simbolo della città ligure, mentre la chiave di violino rappresenta la musica. Un premio, questo, che dal 1996 viene intitolato alla memoria della grande Mimì, assegnato dalla stampa specializzata alla canzone e all’interprete che più si è distinto per il testo e per l’originalità.
Il “Premio Sala Stampa Lucio Dalla” dedicato al cantautore bolognese, che consiste in una chiave di violino, verrà conferito alle due categorie, per la Sezione Campione e Sezione Nuove Proposte, dai giornalisti della Radio, del Web e della Tv. Con le sue creazioni da anni impreziosisce gli eventi di Casa Sanremo e Musica contro le Mafie.
Nelle passate edizioni con le sue opere sono stati premiati artisti che hanno fatto la storia del Festival, ma anche giornalisti, autori e maestranze. Tutti coloro, insomma, che hanno raccontano e promuovono il Festival di Sanremo nel mondo, fondendo il tutto, in un rapporto che unisce la bellezza della musica a quella dell’arte orafa.
Tra i tanti si ricorda, in particolare, l’opera che ha premiato la canzone più votata della storia della musica italiana, nella serata evento “Nata per Unire”, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, assegnata ad Al Bano Carrisi con il “Va’ Pensiero” del Nabucco di Verdi. Opera, questa, presentata dai vertici Rai al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e destinata a restare negli annali della storia del Festival della Canzone Italiana.
Ed ancora, tra le tante opere realizzate, i premi Cover per la serata evento “Viva l’Italia nel Mondo”, assegnato per la migliore interpretazione a Patti Smith e Marlene Kuntz con “Impressioni di Settembre” della PFM. Quello assegnato agli Stadio con l’interpretazione de “La Sera dei Miracoli” di Lucio Dalla, il premio Cover assegnato ad Ermal Meta con l’interpretazione di “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno, il “Premio Numeri Uno – Città di Sanremo”, il “Premio Dietro le Quinte” ed i premi Afi.
“Quest’anno sarà un Festival diverso – commenta Michele Affidato – vista la crisi pandemica che ormai da un anno sta stravolgendo le nostre vite. E’ giusto che tutto si svolga secondo il protocollo di sicurezza, ma è anche importante dare all’Italia intera un segnale positivo e penso che il Festival di Sanremo attraverso la musica, possa trasmettere un po’ di quella gioia e normalità, di cui tanto abbiamo bisogno. Nonostante la pandemia e nonostante il distanziamento sociale o peggio quello affettivo, sono convinto che proprio la buona musica possa diventare una delle cure contro quell’ansia da covid che ci opprima da 12 lunghi mesi”.