“Il termalismo può e deve diventare per la Calabria una grande opportunità per allungare ulteriormente l’attuale stagione turistica”…
E’ quanto ha affermato il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel corso del suo intervento conclusivo al convegno svoltosi ieri sera presso il Palazzo dei Congressi delle Terme Luigiane sul tema: “Le terme in Calabria e Lucania tra presente e futuro. Un’idea che rimane. I comprensori ecologici e termali”.
All’iniziativa, coordinata dal docente dell’Unical Michele Borrelli, dopo i saluti del sindaco di Acquappesa Giorgio Maritato e l’introduzione di Sonia Ferrari, Presidente della Sa.Te.Ca. Spa, sono intervenuti il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Calabria Domenico Bevacqua, il Presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra e il deputato del Pd Stefania Covello.
Assente per sopraggiunti impegni istituzionali, il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella.
Oliverio, dopo aver ricordato il lavoro finora compiuto per recuperare i ritardi accumulati in un lungo periodo di tempo, ha rimarcato il fatto che ora è giunto il momento di raccogliere quanto è stato seminato per il rilancio della regione.
“A tal proposito -ha detto il Presidente della Giunta regionale- invito i sindaci, gli amministratori locali, gli imprenditori e i singoli cittadini a consultare quotidianamente il Portale della Regione Calabria dove, ogni giorno, vengono pubblicati nuovi bandi che riguardano i diversi settori della vita della nostra regione. Siamo partiti con gli stivali del fango ed oggi possiamo finalmente dire, citando atti, scelte e fatti, che qualcosa sta cambiando in Calabria. A tal proposito vi invito a leggere cosa ha scritto il Sole 24 ore, il New York Times e, per ultimo, “Le Monde” sulla nostra regione. Anche per quanto riguarda il turismo siamo in possesso di dati che parlano di un sensibile, straordinario incremento dei flussi turistici, soprattutto internazionali, in Calabria. Su questa strada dobbiamo continuare ad andare avanti”.
“In questo contesto -ha aggiunto Oliverio- il termalismo si presenta a noi come una grande opportunità che consente di dare gambe ad un progetto di qualificazione dell’offerta turistica e all’allargamento della stagionalità. In questo senso è necessario costruire la rete. In questo percorso la Regione ha un grande compito. Per questo motivo nel mese di ottobre promuoveremo un grande convegno in cui lanceremo un “Progetto terme” che dovrà essere impostato con una visione in cui la parte sociale e quella sanitaria devono essere integrate. Sul versante della sanità, come è noto, registriamo una grande sofferenza. Il commissariamento sta mortificando notevolmente questo segmento. Sulla prevenzione in Calabria siamo all’anno zero. Mi auguro che tutto questo nelle prossime settimane possa essere corretto da una concreta iniziativa del governo nazionale. Dico questo anche perché una buona parte di nostri corregionali continua a rivolgersi all’esterno della nostra regione per le cure termali. Recuperare queste persone, facendole tornare nelle strutture termali presenti ed operanti in Calabria, sarebbe già un grande passo in avanti. Naturalmente per fare tutto ciò occorrerà investire risorse, qualificare gli impianti e i servizi, spingere verso una intercettazione di una domanda di centri-benessere che è in crescita, investire in direzione di una formazione collegata concretamente ad una seria opportunità di sbocchi occupazionali”.
“Io credo -ha concluso Oliverio- che ci siano tutte le condizioni perché finalmente si possa determinare una svolta anche in questo campo. Per quanto ci riguarda non risparmieremo energie ed impegno perché si possa costruire un altro tassello importante all’interno di un disegno complessivo di crescita in cui tutte le nostre risorse possano seriamente essere valorizzate e utilizzate. Siamo di fronte ad un passaggio decisivo e delicato per la nostra regione. Ora si tratta di lavorare perché ci sia un concorso il più largo possibile di energie. Quella che abbiamo davanti è una sfida cruciale che si vince solo se ci sarà un impegno straordinario e l’elevamento della consapevolezza da parte di tutti che, rispetto al passato, bisogna definitivamente cambiare approccio e modalità. Il cambiamento è già in atto e dipende da molti fattori anche esterni a noi. Da noi dipende la velocità con cui esso si affermerà anche nella nostra regione”.