SOVERATO EX COMAC-QUARZO: “OPERAZIONE DI FACCIATA IN SFREGIO ALLE PIU’ EVIDENTI REGOLE”
Fantastico anzi magico. Per l’utilizzazione dell’area ex quarzo – comac : Bando a maggio . Partecipa una sola associazione. Il 10 giugno si insedia la commissione aggiudicatrice. Il 18 giugno (prima ancora dell’ assegnazione definitiva dell’area sulla quale grava un dubbio sulla agibilità) viene pubblicato il programma per i prossimi mesi di attività.
Certo hanno fatto miracoli per essere così incisivi. Peccato che si sono dimenticati di fare un progetto esecutivo di verifica strutturale e di chiedere il nulla osta paesaggistico essendo l’immobile costruito da più di 70 anni e facente parte della storia di Soverato.
Non c’è stato un cartello con la segnalazione della ditta che ha fatto i lavori di rimozione delle capriate , di demolizione di alcuni muri e con i nomi dei responsabili della progettazione e della direzione lavori.
Una cosa è certa: i luoghi sono cambiati e qualcuno ha fatto i lavori….Chi certifica lo stato di fatto? Tanto poi si può sempre ricorrere alle sanatorie come ormai sta diventando “prassi consolidata”.
Certo fa moda un locale abbandonato. Il fascino di una fabbrica in disuso suscita emozioni soprattutto nei giovani sempre in cerca di adrenalina. Se poi si vuole accentuare queste sensazioni ben vengano operazioni di pulizia e di messa in sicurezza ( si fa per dire ) cioè di demolizioni per rendere più suggestivi i luoghi.
Alla faccia delle vere sensazioni che un immobile può trasmettere attraverso la sua storia (che così risulta falsata) ed alla faccia del rispetto delle più elementari norme a tutela dell’interesse pubblico e della sicurezza.
Una cosa è certa : nei voli di Google Maps di un anno fa le capriate c’erano ed una qualche funzione statica di incatenamento e di collegamento del sistema murario l’ avranno avuta.
Ora non ci sono e la vista spettrale di un immobile ridotto a rudere può affascinare e fare nascere azioni che si trincereranno dietro alcune parole usate a sproposito in questo caso : green expo, riqualificazione , restituzione alla città di un immobile in disuso, eventi culturali.
Ma la storia non si cancella ed anche questa operazione forzata di renderlo più rudere di quello che già era(anche se sgombro dai detriti) rende bene il clima di barbarie ed anarchia che regna in città, il rincorrere operazioni di facciata in sfregio alle più evidenti regole.
Il tutto senza che ci fosse la fretta di operare perché si perdeva qualche finanziamento ma semplicemente per perseguire un obiettivo di riutilizzo che poteva anzi doveva essere avviato attraverso bandi di idee regolarmente promossi .