Quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?»
Alle 12,00 la percentuale dei votanti è del 12,63 contro una media nazionale di quasi il 20% (19,80). La regione con maggiore affluenza al momento è l’Emilia Romagna seguita da Lombardia, Friuli, Liguria e Toscana.
Sono 1,5 milioni di calabresi (1.553.741), di cui 749 mila uomini e più di 804 mila donne i calabresi chiamati alle urne. I seggi aperti nella Regione saranno 2.414 così suddivisi: 422 nella provincia di Catanzaro, 873 in quella di Cosenza, 699 nel reggino, 209 nel crotonese e 211 nel vibonese. In particolare, nel catanzarese gli elettori sono 288 mila, nel cosentino 573 mila, nel reggino 430 mila, nel crotonese 133 mila e poco meno di 128 mila nel vibonese. Bassa affluenza al voto nel crotonese rispetto al resto della regione. Nel particolare:
Catanzaro (prov.) 14,22%
Cosenza (prov.) 13,71%
Reggio Calabria (prov.) 11,90%
Crotone (prov.) 11,60%
Vibo Valentia (prov.) 12,75%
Proiezione delle 19:
La seconda rilevazione, quella delle 19, dell’affluenza per il referendum costituzionale conferma il trend negativo per la Calabria. Di fronte ad una media nazionale che si attesta sul 55,94 per cento (quindi già abbondantemente sopra la psicologica soglia del 50 per cento più uno degli aventi diritto) la Calabria si ferma al 42, 94 per cento.
Praticamente in ultima posizione rispetto alle altre regioni. Tra le province calabresi Catanzaro è al primo posto (46,62 per cento), seguito da Cosenza (44,71), Vibo Valentia (43,28), Reggio Calabria (42,45). Fanalino di cosa Crotone con il 39,52 per cento di affluenza. Al momento la regione dove si è votato di più risulta l’Emilia Romagna con il 66,33 per cento.