“La prima Celebrazione di lode e di gloria al Signore dobbiamo essere noi stessi, le nostre vite trasformate dalla Sua volontà, i nostri cuori rinnovati dalla Sua grazia, la nostra comunità animata da quella carità di cui San Paolo si fa primo testimone”. (Don Alessandro Iannuzzi – dalla lettera inviata alla sua Comunità di Satriano)
Il culto dei Santi Cosma e Damiano, è stato da sempre molto radicato nella Comunità di Satriano ed ogni anno, trova la sua significativa rivelazione nelle diverse iniziative che vengono programmate. Negli ultimi anni la c.d. Festa dei Santi Medici ha assunto rilevanti proporzioni, nonché un rinnovato slancio grazie soprattutto alle costanti e tenaci esortazioni del Parroco, Don Alessandro Iannuzzi e al lavoro intenso e appassionato del Comitato promotore.
Al centro dei festeggiamenti c’è stato l’evento devozionale e religioso che ha trovato ampio respiro nei giorni della novena, molto partecipata in ognuno dei suoi momenti, adeguatamente preparati e guidati dal Parroco.
Puntuale e assidua, la Comunità si è ritrovata ai diversi appuntamenti quotidiani: la preghiera delle lodi, l’ora di adorazione, la meditazione di misteri del rosario, la preghiera dei vespri, il canto della novena e l’invocazione litanica, la Celebrazione della messa, la veglia; momenti di preghiera dal carattere “antico e sempre nuovo”.
Intensi giorni di grazia impreziositi dall’avvicendarsi dei diversi cori delle parrocchie vicine nell’animazione liturgica e avvalorati soprattutto dall’alternarsi di altrettanti Sacerdoti, la cui presenza ha dato alla Festa un considerevole spessore anche in ambito dottrinale, culturale e sociale.
Nella messa dedicata agli ammalati, sono convenuti, per la prima volta e dietro invito personale del Parroco, i Medici, i Farmacisti gli Infermieri i Volontari e gli Operatori del settore Socio Sanitario, i quali, seppure in rappresentanza, hanno fatto da sostegno e da corona agli ammalati presenti ai piedi dell’altare, offrendo a Dio, rispettivamente, gli uni l’affidamento del proprio servizio e della propria missione, gli altri la fragilità della loro malattia, vissuta come luogo privilegiato di incontro con il Signore della vita.
L’Intenzione di Don Alessandro è stata quella di orientare particolarmente il senso della Festa verso l’Eucarestia, fonte e culmine della vera gioia. A tale scopo, durante il triduo di preparazione, ha invitato la Comunità ad accogliere la presenza di tre Suore dell’Istituto Discepole di Gesù Eucaristico. Queste, da subito ospitate e integrate nella Comunità Parrocchiale, hanno attuato servilmente la missione della “Liturgia” dell’”Annuncio” e della “Carità”, animando la messa, i diversi momenti di preghiera e facendo visita alle famiglie degli ammalati. La testimonianza della loro Spiritualità Eucaristica ha favorito un’esperienza di gioia davvero singolare nel cammino della fede; uno stile di vita che ha sollecitato all’adorazione, alla riparazione, al silenzio.
La visita delle Suore è stata un’esperienza forte e significativa che ha trovato grande approvazione soprattutto nel Vescovo, Mons.Vincenzo Bertolone il quale, nel congedarle presso la sua dimora, ha espresso parole di esortazione, di stima, di ringraziamento e di benedizione.
Un’altra priorità ispiratrice della Festa è stata l’accoglienza dei pellegrini e l’attenzione agli emigrati, espressa anche dalla ricorrente memoria nelle intenzioni di preghiera del Parroco.
L’avvicendarsi dei fedeli e dei pellegrini, ha raggiunto il culmine nei giorni della Festa Liturgica del 26 settembre e di quella devozionale del 27 settembre con la composta e fervida partecipazione alle solenni Celebrazioni eucaristiche nonché alla tradizionale processione per le vie del paese, (prorogata, per motivi meteorologici a domenica 01 ottobre) ampiamente animata dalla Banda Musicale e da tutto il popolo con preghiere inni e canti.
Alla conclusione della Festa, la Comunità insieme a tutti i pellegrini si è ritrovata per esprimere in un’unica voce il ringraziamento a Dio e per ricevere la benedizione solenne sul Sagrato della Chiesa Santa Maria di Altavilla, accompagnata e animata dal suono delle campane e dallo spettacolo pirotecnico conclusivo.
Plausi e consensi, quindi nella vivace comunità di Satriano per questa Festa trascorsa che si pone a cavallo tra la pausa estiva e l’inizio dell’Anno Pastorale e che ha messo in campo un nutrito programma finalizzato a far vivere in pienezza il senso della Festa e della Comunità.
L’auspicio è, che questa ricorrenza possa diventare sempre più motivo di incontro, di condivisione, di testimonianza di fede; un augurio che Don Alessandro ha più volte replicato nelle omelie riportando quanto sottolineato nella sua già citata lettera:
“Solo se ci sentiamo illuminati dall’esempio dei Santi Medici, potremo dare alla nostra Satriano un sussulto di entusiasmo, gioia, pace e speranza, perché avremo seminato nel cuore del mondo il seme della santità”.
Teresa Marotti