27 anni da quel tragico 23 maggio 1992, giorno in cui il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della loro scorta sono stati uccisi da cosa nostra nella strage di Capaci.Â
Iniziamo dal ricordo: la memoria. Ed è iniziata così la giornata del 23 maggio: ricordando.
La nave della legalità è sbarcata al porto di Palermo con 1500 ragazzi che, uniti, sono arrivati urlando i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e cantando “Noi la mafia non la vogliamo”.
Ad attenderli, Maria Falcone, presidente dell’associazione Giovanni Falcone e sorella del giudice, e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Con il minuto di silenzio scattato alle 17.58, ora in cui 27 anni fa ci fu la strage di Capaci, è terminata sotto l’Albero della legalità la giornata di commemorazione della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie e della scorta.
A scandire il momento di raccoglimento, le note del Silenzio seguito da un lungo applauso e dall’inno di Mameli.
Migliaia di studenti provenienti da tutta Italia, dopo la cerimonia nell’aula bunker, hanno sfilato per le strade di Palermo con striscioni che riportavano le frasi dei giudici Falcone e Borsellino, ancora oggi uno sprone per giovani per lottare contro la mafia.
PER LE FOTO SI RINGRAZIA GIGI CHIAVETTA DELLA fONDAZIONE FALCONE

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